LA NEWSLETTER DI FEDERCONSUMATORI VENETO:

 

n. 31 del 13 settembre 2013

 

Benzina, effetto Siria spinge i prezzi

Sono giorni “caldi” per il prezzo dei carburanti: come accade ormai da tempo, l’inasprirsi di alcuni conflitti nel mondo arabo fa scattare immediati rialzi sui prezzi alla pompa di benzina e diesel.
E l’effetto Siria si fa sentire: oggi siamo al quarto aumento consecutivo. Eni ha ritoccato i prezzi di domenica (cosa rara) con un +0,8 cent euro/litro su entrambi i prodotti. Sabato ha aumentato i prezzi IP e oggi tocca a TotalErg. Secondo Quotidiano Energia le medie hanno raggiunto 1,847 per la verde e 1,750 per il diesel (Gpl a 0,814). Ma si toccano anche punte di 1,892 e 1,779. Monta la protesta.
Eppure nel fine settimana, le quotazioni internazionali hanno confermato un trend in discesa con la benzina che ha perso 9,5 euro/mille litri e il diesel 4,5. “Adesso, molto dipenderà dall’andamento dei mercati nelle prossime ore per vedere se anche sulla r ete carburanti nazionale si registreranno segnali di inversione di rotta in uno scenario che, tuttavia, resta in divenire” si legge in una nota di Quotidiano Energia.
Per ora i prezzi salgono in tutto il Paese: il prezzo medio della benzina va oggi dall’1,837 euro/litro di Eni all’1,847 di Tamoil (no-logo a 1,726). Per il diesel si passa dall’1,742 euro/litro di Esso e Shell all’1,750 ancora di Tamoil (no-logo a 1,624). Il gpl è tra 0,803 euro/litro di Esso e 0,814 di Tamoil (no-logo a 0,751).
La spiegazione dei conflitti internazionali non convince Federconsumatori. “Puntualmente, come succede nei grandi esodi, il prezzo della benzina aumenta e ciò ormai non dovrebbe più fare notizia, anche se le istituzioni dovrebbero maggiormente verificare e controllare. Assistiamo perciò in questa ultima settimana ad una variazione di prezzo in aumento di 4-5 centesimi al litro con punte anche di 6-7 centesimi. Ribadendo che tutto ciò non è assolutamente giustifi cato, visto che, per quanto riguarda la quotazione internazionale del petrolio è solo di qualche giorno fa e quindi un adeguamento all’insù si verifica con velocità della luce, cosa inammissibile e comunque le stesse quotazioni sono oggi in discesa, gli automobilisti pagheranno in più per ogni pieno di benzina di 50 lt circa 3 euro.
“Se questi aumenti non dovessero rientrare si tratta di una stangata per gli automobilisti di 72 euro annui e con un esborso complessivo, solo per la benzina, di 72 milioni di euro ogni mese pari a 864 milioni di euro nell’arco dell’anno – denuncia Federconsumatori che ribadisce la necessità di un’attenta vigilanza delle responsabilità istituzionali a partire al Ministero delle Sviluppo Economico, accompagnata da una seria razionalizzazione e modernizzazione dell’intera filiera petrolifera, anche attraverso l’apertura di vendita presso i grandi centri commerciali e la distribuzione no-logo.

Polizze vita pagano il conto: dimezzati tetti detraibilità. Ma la norma è retroattiva

Chi credeva che la cancellazione dell’Imu sulla prima casa fosse un “regalo” agli italiani deve ricredersi subito: nel testo definitivo del decreto, pubblicato sabato in Gazzetta Ufficiale, si specifica dove si prenderanno le coperture. A pagare parte del conto sono le assicurazioni, in particolare le polizze vita e infortuni stipulate o rinnovate dopo il 2000. I tetto di detraibilità viene dimezzato dagli attuali 1.291,14 euro a 630 euro per il periodo d’imposta in corso fino al 31 dicembre 2013. Poi si scende a 230 euro (circa un quinto del valore attuale) a decorrere dal periodo d’imposta 2014.
Si tratta di un intervento fiscale alquanto corposo, che dovrebbe portare nelle casse del Fisco 458 milioni nel 2014, 661 nel 2015 e 490 a decorrere dal 2016. Già perché le polizze sono un pilastro del risparmio italiano, con circa 6 milioni di sottoscrittori. Nel 2012 i premi vita versati al le compagnie sono stati 69,7 miliardi di euro, di cui 4 miliardi detratti fiscalmente dai contribuenti; mentre per i contratti contro gli infortuni sono stati versati quasi 3 miliardi.
Sulla questione è intervenuta Federconsumatori, secondo cui la retroattività della norma che dimezza le detrazioni dei premi sulle polizze vita, rappresenta un fatto gravissimo ed intollerabile, in piena violazione del Codice del Contribuente secondo il quale le norme fiscali hanno valenza solo per il futuro. “Per principio siamo sempre stati e sempre saremo contrari a qualsiasi valenza retroattiva di norme riguardanti la materia fiscale o la determinazione di tariffe – dichiara il Presidente di Federconsumatori Rosario Trefiletti– Per questo abbiamo dato mandato ai nostri legali di studiare attentamente la vicenda, disponendo, se necessario, azioni di contrasto alla retroattività di tale norma”.

Chewing gum, multa Antitrust: non sostituisce spazzolino

Chewing gum c he possono sostituire spazzolino e dentifricio? L’Antitrust dice no ai messaggi promozionali di Happydent white complete, Vivident Xylit, Daygum Protex, Daygum XP e Mentos pure white, contestando i benefici per la salute che vanta la pubblicità con la quale i prodotti sono stati immessi in commercio e presentati ai consumatori. Risultato: una sanzione amministrativa di 150 mila euro a Perfetti Van Melle Italia S.r.l.u.s. e una di 30 mila euro alla holding Perfetti Van Melle S.p.A.u.s.
La campagna pubblicitaria, spiega l’Antitrust nell’odierno bollettino, si è prevalentemente incentrata su quattro prodotti – Daygum Protex, Daygum XP, Vivident Xylit e Mentos Pure White –attraverso il packaging e la diffusione di spot e promozioni televisive, nelle quali i chewing gum vengono presentati, anzitutto, come idonei a garantire l’igiene orale e dentale mediante il loro accostamento allo spazzolino da denti e alle diverse occasioni nelle quali questo dovrebbe essere normalmente utilizzato, nonché ad arrecare, anche in virtù del contenuto di xilitolo e calcio posseduto, svariati benefici per i denti e l’intero cavo orale attraverso l’utilizzo di specifici claim salutistici nonché di immagini e suggestioni collegate all’ambito medico-odontoiatrico.
Così per Daygum Protex si è insistito sulla rappresentazione del chewing gum come alternativo allo spazzolino per l’igiene e la protezione dei denti in svariate occasioni di consumo alimentare e nel corso di tutta la giornata accompagnata dall’onnipresente pay off ”quando non c’è lo spazzolino c’è Daygum Protex”; Daygum XP è stato qualificato come “professionista del sorriso” ed esplicitamente accostato oltre che all’uso dello spazzolino anche a strumenti odontoiatrici, come lo specchietto e la poltrona del dentista; la pubblicità di Vivident Xylit, nelle distinte versioni Green Mint e White, è, invece, cadenzata dal pay off “mangia-bevi-Vivident” con i l quale si stimolano adulti e bambini al consumo del chewing gum dopo qualsiasi consumo alimentare.
Spiega l’Antitrust che invece si tratta di alimenti di ordinario consumo che “non hanno la funzione e la caratteristica di venire utilizzati per pulire il cavo orale e dentale, né possono vantare effetti protettivo-salutistici per l’igiene dentale che siano superiori a quei limitati e specifici benefici corrispondenti al claim autorizzato (i.e. “aiuta a neutralizzare gli acidi della placca. Gli acidi della placca sono un fattore di rischio nello sviluppo della carie dentaria”) dietro il rispetto di precise condizioni.
I professionisti hanno, invece, modulato i messaggi promozionali per ciascuno di essi – prevalentemente o in via esclusiva – sulle caratteristiche igienico-sanitarie dei prodotti accreditandoli e presentandoli ai consumatori come idonei ad assicurare un’adeguata pulizia e protezione della bocca e dei denti. La complessiva presentazione pub blicitaria – conclude l’Antitrust – è infatti volta a suggerire il consumo delle gomme in tutte quelle occasioni della giornata in cui i consumatori dovrebbero, sulla base di buone regole igieniche, procedere alla pulizia orale attraverso l’uso dello spazzolino e dentifricio: ed è proprio allo spazzolino che, in immagini ripetute, il chewing gum viene accostato al fine di suggerire un’immediata assimilazione/sostituibilità tra i due. La medesima comunicazione reca, altresì, claim – generici e specifici – accompagnati da immagini di strumenti e/o personale medico che attribuiscono a dette referenze anche importanti benefici per la salute dei denti e del cavo orale che le medesime, in realtà, non possiedono”.

Istat: Pil giù, crolla spesa delle famiglie

Il Pil scende ancora e crolla la spesa delle famiglie italiane. Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, relativi al secondo trimestre dell’anno, il Prodotto interno lordo è diminuito d ello 0,3% rispetto al trimestre precedente e del 2,1% nei confronti del secondo trimestre del 2012. L’Istituto rivede al ribasso la stima preliminare diffusa il 6 agosto scorso, che aveva rilevato una diminuzione congiunturale dello 0,2% e una diminuzione tendenziale del 2,0%. La variazione acquisita per il 2013 è dunque pari a una flessione dell’1,8%. Crolla la spesa delle famiglie: secondo i dati Istat, infatti, la spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato una diminuzione, in termini tendenziali, del 3,2%. In particolare, gli acquisti di beni durevoli sono diminuiti del 7,1%, gli acquisti di beni non durevoli del 3,3% e gli acquisti di servizi dell’1,8%.
Diversa la tendenza registrata negli altri paesi dove, registra l’Istat, si segnalano dati positivi: nel secondo trimestre, il Pil è cresciuto in termini congiunturali dello 0,7% in Germania e nel Regno Unito, dello 0,6% negli Stati Uniti e in Giappone e dello 0,5% in Francia. In termini tend enziali, si è registrato un aumento dell’1,6% negli Stati Uniti, dell’1,5% nel Regno Unito, dello 0,9% in Giappone, dello 0,5% in Germania e dello 0,3% in Francia. Nel complesso, il Pil dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,5% nel confronto con lo stesso trimestre del 2012.
“Un dato drammatico, che si aggiunge alla lunga serie di indicatori negativi che caratterizzano l’andamento economico del nostro Paese”: questo il commento di Federconsumatori e Adusbef, per le quali la situazione è ancora peggiore stando ai dati dell’Osservatorio nazionale Federconsumatori, che registra una contrazione dei consumi delle famiglie pari al 7,8% nel biennio 2012-2013. “L’elemento più allarmante, perché estremamente sintomatico della profonda crisi che le famiglie stanno attraversando, è la contrazione dei consumi nel settore alimentare che, solo nel 2013, si attesta attorno al -4,5% – spiegano le due associazioni – Tale percentuale equivale ad una contrazione della spesa alimentare, per una famiglia composta da 3 persone, di 302 euro annui”.
“Di fronte ad una situazione simile, parlare di fuoriuscita dalla crisi è prematuro e poco realistico”, dichiarano Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, per il quale è necessario rilanciare il potere di acquisto delle famiglie attraverso una serie di misure a partire dall’eliminazione dell’aumento dell’Iva, “che avrà conseguenze catastrofiche su tutti i versanti: per le famiglie, con ricadute medie di +207 euro annui; per le imprese, che dovranno far fronte ad una ulteriore contrazione dei consumi determinata dall’aumento dei prezzi; per lo Stato, che vedrà diminuire le entrate fiscali a causa, appunto, dei minori consumi, nonché della deleteria crescita delle prestazioni in nero”.

Osservatorio: polizza auto, le garanzie accessorie contro grandine e temporali

Trovare un’as sicurazione auto economica oggi non è semplice per le famiglie, che spesso rinunciano a stipulare coperture extra per il timore di spendere troppo. Con qualche piccola astuzia, tuttavia, è possibile scegliere le garanzie accessorie più adeguate e risparmiare sulle spese impreviste causate da eventi naturali, atmosferici o atti vandalici che possono colpire la nostra auto.
Del resto, il Belpaese è colpito sempre più spesso da violenti nubifragi, grandine e trombe d’aria e la possibilità di subire dei danni all’auto è tutt’altro che remota. Spendere qualche euro in più può fare risparmiare spiacevoli grattacapi.
Attenzione, però, le garanzie accessorie vanno aggiunte al momento della sottoscrizione del contratto. Le compagnie assicurative, nell’intento di prevenire truffe, hanno stabilito che la sottoscrizione delle garanzie accessorie avvenga al momento della stipula della polizza. Non è più possibile, infatti, come accadeva prima, attendere la scad enza del contratto per inserire la garanzia, magari dopo aver subito il danno.
Un altro aspetto importante è verificare le condizioni proposte dalla compagnia per quanto riguarda il valore dell’auto. Se nella polizza si parla di valore a nuovo, non ci sono problemi. Se il veicolo viene valutato in base al valore commerciale, è possibile che il rimborso sia inferiore in caso di sostituzione pezzi tenendo conto del grado di usura della parte danneggiata.
In conclusione, buona norma prima di sottoscrivere una polizza assicurativa per un nuovo automezzo è quella di scegliere le garanzie accessorie più adatte. Bisogna inoltre verificare la presenza di eventuali franchigie e scoperti mentre si considera l’offerta delle varie compagnie assicurative.

 

Visita il nostro sito www.federconsveneto.it per conoscere le sedi più vicine :)

 

 

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LA NEWSLETTER DI FEDERCONSUMATORI VENETO:

 

n. 23 del 21 giugno 2013

 

Aperta istruttoria Antitrust per le rc auto

Da sempre denunciamo l’eccessivo prezzo delle polizze obbligatorie rc auto (+ 195,7% dalla liberalizzazione tariffaria) in Italia (premio doppio di Francia e Portogallo, +80% di Germania + 70% dell’Olanda).
Uno degli elementi principali che concorrono a tale vistosa anomalia è l’assenza di concorrenza unitamente alla vendita delle polizze con Agenti monomandatari, costretti cioè a proporre all’assicurato solo le polizze della loro Compagnia.
Dal 2006 vige il divieto d’esclusiva per gli agenti assicurativi e dal 2012 hanno l’obbligo di proporre all’assicurato “tre polizze provenienti da Compagnie non appartenenti al medesimo gruppo assicurativo”.
Generali, Allianz, Cattolica, Reale Mutua, Unipol, AXA, Fonsai e Groupama (detengono l’80% del mercato assicurativo danni ed r.c. auto) sono sotto istruttoria all’Antitrust per “possibili intese verticali restrittive della concorrenza, finalizzate ad ostacolare il plurimandato attraverso le clausole dei contratti con gli Agenti, evitando così il confronto competitivo”.
Finalmente!!! Crediamo che la situazione sia talmente palese e reale da meritare ben più della solita indagine conoscitiva.
I comportamenti delle Compagnie d’assicurazione vanno pesantemente sanzionati e va imposto il rispetto sostanziale della legge Bersani, impedendo il perpetuarsi e l’aggravarsi dell’attuale stato di cose che, anche a fronte anche della crisi economica, ha visto notevolmente aumentare in Italia e nel Veneto – come registra la Polizia stradale –il numero dei cittadini che non sono più in grado d’adempiere all’obbligo assicurativo.
Siamo contenti di trovare al nostro fianco anche in questa battaglia il Sindacato Nazionale Agenti d’Assicurazione (SNA).
Ci attendiamo che l’ANTITRUST (l’istruttoria si dovrebbe concludere a fine giugno) agisc a in modo da favorire, anche in questo settore, una sana competizione che ponga fine allo strapotere della lobby assicurativa che costa ai cittadini assicurati cifre non più sopportabili. 

 

Ministero Salute: ecco come difendersi dalle ondate di calore

Un decalogo per affrontare le ondate di calore ed evitare rischi per la salute: è quello diramato dal Ministero della Salute, a fronte del fatto che il Sistema di Previsione e Allarme Nazionale segnala la possibilità dell’arrivo per i prossimi giorni, in numerose città Italiane, di situazioni meteo che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, soprattutto nei gruppi più vulnerabili. Bisogna prestare particolare attenzione a: anziani soli, malati cronici, neonati e bambini molto piccoli, donne in gravidanza e senza fissa dimora. Ecco le dieci regole per limitare l’esposizione alle alte temperature ed evitare il rischio di disidratazione.
USCIRE DI CASA NELLE ORE MENO CALDE DELLA GIORNATA
Evitare di uscire all’aria aperta nelle ore più calde, cioè dalle ore 11.00 alle 18.00. Se si deve uscire è importante proteggere il capo con un cappello di colore chiaro e gli occhi con occhiali da sole; inoltre è opportuno proteggere le parti del corpo esposte al sole con creme solari ad alto fattore protettivo.
INDOSSARE UN ABBIGLIAMENTO ADEGUATO E LEGGERO
Sia in casa che all’aperto, è opportuno indossare abiti leggeri, non aderenti, preferibilmente di fibre naturali per assorbire meglio il sudore e permettere la traspirazione della cute.
RINFRESCARE L’AMBIENTE DOMESTICO E DI LAVORO
Utilizzare schermature, tapparelle e persiane chiuse, alle finestre esposte al sole. Chiudere le finestre durante il giorno e aprirle durante le ore più fresche della giornata (la sera e la notte), per consentire il ricambio dell’aria interna con aria esterna più fresca.
Se si utilizza l’aria condizionata, ricordarsi che questo efficace s trumento va utilizzato adottando alcune precauzioni per evitare conseguenze sulla salute e eccessivi consumi energetici. In particolare, si raccomanda di utilizzarli preferibilmente in presenza di elevate temperature ambientali, di mantenere la temperatura tra i 24°C – 26°C, evitando grandi sbalzi rispetto all’esterno; è importante coprirsi nel passaggio da un ambiente caldo ad uno più freddo; infine si raccomanda di evitare l’uso contemporaneo di elettrodomestici che producono calore e consumo di energia di e di non trascurare la manutenzione dell’impianto e la pulizia regolare dei filtri.
RIDURRE LA TEMPERATURA CORPOREA
Fare bagni e docce con acqua tiepida o bagnarsi viso e braccia con acqua fresca; può essere utile anche porre un panno bagnato sulla nuca.
RIDURRE IL LIVELLO DI ATTIVITÀ FISICA
Nelle ore più calde della giornata evitare di praticare all’aperto attività fisica intensa o lavori pesanti
BERE CON REGOLARITÀ ED ALIMENTARSI IN MANIERA CORRETTA
Quando fa molto caldo si perdono liquidi e sali minerali con la sudorazione intensa, per questo motivo occorre bere almeno 2 litri di acqua al giorno (salvo diversa indicazione del medico curante). Gli anziani ed i bambini sono particolarmente a rischio di disidratazione.
Evitare di bere alcolici e limitare l’assunzione di bevande gassate o troppo fredde. Mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (insalata e frutta). Porre particolare attenzione alla conservazione degli alimenti ed evitare di lasciarli all’aperto per più di 2 ore.
CONSERVARE CORRETTAMENTE I FARMACI
Leggere attentamente le modalità di conservazione riportate sulle confezioni dei farmaci e conservare tutti i farmaci nella loro confezione, lontano da fonti di calore e da irradiazione solare diretta. Conservare in frigorifero i farmaci per i quali è prevista una Temperatura di conservazione non superiore ai 25-30°C.
ADOTTARE ALCUNE PRECAUZIONI SE SI ESCE IN MACCHINA
Quando si deve entrare in un’auto parcheggiata al sole è necessario aprire i finestrini e gli sportelli prima di sedersi nella vettura, quindi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell’abitacolo.
Attenzione! non si deve lasciare per nessun motivo un bambino solo in macchina: nei bambini è alto il rischio di morte per ipertermia (colpo di calore). L’ipertermia può verificarsi anche nelle giornate con temperature intorno ai 22°C. Infatti l’abitacolo della macchina può surriscaldarsi (specie se l’auto è parcheggiata al sole) sino a superare i 40 C°. Quando si trasporta un bambino sul sedile posteriore dell’auto, è opportuno lasciare i propri oggetti personali (borsa, telefono, va ligetta, ecc.) sul sedile posteriore, vicino al piccolo. Quest’abitudine può aiutare a non dimenticare, quando si esce dalla macchina, che si è trasportato un bambino con se; inoltre è bene porre gli oggetti personali del bambino (pannolini, borse e biberon) sul sedile anteriore, in modo che aiutino a ricordarsi della presenza del bambino in macchina.
Se vedi un bambino solo in macchina chiama immediatamente il 112 o il 113
ADOTTARE PRECAUZIONI PARTICOLARI
Quando arriva il gran caldo, le persone anziane, con patologie croniche (cardiovascolari, respiratorie, neurologiche, diabete ecc) e le persone che assumono farmaci, devono osservare alcune precauzioni particolari:
• consultare il medico per un eventuale aggiustamento della terapia e della frequenza dei controlli clinici e di laboratorio (ad esempio per i diabetici è consigliabile aumentare la frequenza dei controlli glicemici);
• segnalare al medico qualsiasi malessere, anche lieve, che si manifesta durante la terapia farmacolgica;
• non sospendere mai di propria iniziativa la terapia in corso.
SORVEGLIARE E PRENDERSI CURA DELLE PERSONE PIU’ FRAGILI
Nei periodi prolungati di caldo intenso, prestare attenzione a familiari o vicini di casa molto anziani, specialmente se vivono da soli e, ove possibile, aiutarli a svolgere alcune piccole faccende, come fare la spesa, ritirare i farmaci in farmacia, ecc..
Segnalare ai servizi socio-sanitari eventuali situazioni che necessitano di un intervento, come persone che vivono in situazioni di grave indigenza o di pericolo per la salute (come le persone che vivono per strada ).

 

Energia, Consumatori: nel 2013 spesa di 1800 euro 

Nel 2013 per energia elettrica e gas la spesa complessiva delle famiglie ammonterà a 1837 euro, il 61% in più rispetto al 2000. Anche per quest’anno dunque non si arresta la crescita delle bollette di elettricità e gas, che continua ad inci dere in maniera determinante sul potere di acquisto delle famiglie. L’aumento è il doppio rispetto all’aumento del tasso di inflazione dal 2000 ad oggi, che risulta pari al 32,6%. L’aumento medio delle tariffe rispetto al 2012, invece, risulta per l’energia elettrica pari al +3%,(+13 euro annui) e per il gas pari a +1% (+18 euro annui).
Gli ultimi provvedimenti del Governo Letta sul CIP6 sono un primo passo importante, ma non sufficiente, per ridurre il caro energie. Rimane, infatti, irrisolto il tema delle aziende energivore i cui incentivi sono stati impropriamente addebitati sulle bollette delle famiglie italiane, dal precedente Governo. Per questo motivo si chiede all’attuale Governo di annullare il provvedimento Energivore, che rischia di azzerare tutti i benefici annunciati nel recentissimo “decreto del fare”.
Quali sono i provvedimenti richiesti?
Nel settore del gas: è necessario dare piena attuazione alla riforma del gas sul mercato all�� ingrosso; ridurre la pressione fiscale sulle bollette del gas (che attualmente è il doppio rispetto alla media europea) ed abolire la tassa sulla tassa, ovvero l’assoggettamento all’IVA delle imposte erariali e delle addizionali regionali; sterilizzare automaticamente l’incremento dell’Iva all’aumento del costo della materia prima; mantenere l’Iva al 10% anche per il riscaldamento ad uso abitativo, che non deve più essere considerato come un bene di lusso.
Nel settore dell’energia elettrica i provvedimenti ritenuti necessari sono quelli di togliere dalle bollette domestiche gli incentivi sulle imprese energivore e ripulire gli “oneri di sistema” nelle bollette elettriche per le voci impropriamente annoverate tra le componenti; modificare il meccanismo di sostegno alle fonti rinnovabili trasferendo gli incentivi sulla fiscalità generale; esentare dall’imposizione dell’IVA i diversi contributi ed incentivi annoverati tra gli oneri di sistema; infin e rendere più eque e trasparenti le diverse voci della bolletta elettrica.

 

Contraffazione: Antitrust oscura 15 siti

L’Antitrust ha oscurato 15 siti che vendevano prodotti contraffatti a marchio Tod’s e Roger Vivier. Salgono così a sei i procedimenti dell’Autorità a difesa di chi acquista sul web convinto di comprare prodotti di marca e originali a prezzi scontati. L’attività è stata svolta con la collaborazione del Gruppo Antitrust del Nucleo Speciale Tutela Mercati della Guardia di Finanza: l’Autorità ha oscurato 5 siti che vendevano prodotti Tod’s e 10 siti che vendevano prodotti Roger Vivier.
Secondo le segnalazioni presentate da Indicam, Istituto Centromarca per la lotta alla contraffazione, che ha inoltrato le denunce del titolare dei marchi, i consumatori venivano tratti in inganno dalla struttura dei siti, ‘costruiti’ in modo da apparire rivenditori ufficiali dei prodotti pubblicizzati: non solo i nomi, ma le immagini e le foto inserite, a fronte di sconti consistenti rispetto ai prezzi ufficiali, rendevano credibili le offerte. Si trattava in sostanza di siti che per l’allestimento e la grafica costituivano cloni di quelli originali. I siti non fornivano le informazioni prescritte dalla legge sui diritti degli acquirenti in tema di recesso e di ripensamento ed in tema di garanzia (che evidentemente non poteva essere riconosciuta perché si trattava di merce contraffatta), o davano indicazioni incomplete e fuorvianti.
Con questa decisione salgono a sei gli interventi effettuati dall’Antitrust sul fronte della vendita di prodotti contraffatti: l’oscuramento dei siti effettuato oggi segue quello già attuato nei confronti di siti clone di prodotti a marchio Prada, Gucci e Ray Ban, mentre per i beni contraffatti a marchio Hogan, dopo l’avvio del procedimento per pratica commerciale scorretta da parte degli uffici dell’Antitrust, il titolare del dominio ha provveduto a rendere no n raggiungibile dal territorio italiano il sito in questione.

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Attenzione !

Aziende ULSS: la Regione proroga gli attestati di esenzione.

Prorogati dalla Regione Veneto al 31 maggio 2013gli attestati di esenzione per reddito (7R2, 7R3, 7R4, 7R5) in scadenza al 31 marzo 2013. Si tratta di documenti essenziali per ottenere l'esenzione dal pagamento del ticket sulle prestazioni specialistiche ambulatoriali.

Gli attestati inviati per posta dall’Ulss lo scorso anno o quelli rilasciati dal Distretto fino al 31 dicembre 2012 riportavano la scadenza del prossimo 31 marzo 2013. La Regione ha prorogato la scadenza automaticamente al 31 maggio 2013 per consentire alle Ulss di organizzare la distribuzione e ricezione dei nuovi attestati di esenzione.

Chi è in possesso di un attestato di esenzione con i codici 7R2, 7R3, 7R4 o 7R5 con scadenza 31 marzo 2013 può continuare a utilizzarlo fino al 31 maggio 2013. Non occorre, quindi, presentarsi al Distretto per ottenere il rinnovo.

 

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Richiesta CUD
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LA NEWSLETTER DI FEDERCONSUMATORI VENETO:

 

n. 9 del 22 febbraio 2013

 

DL n. 179 del 18 ottobre 2012: cosa cambia per RCA

Con l'entrata in vigore del DL n. 179 del 18 ottobre 2012 le polizze RCA non possono più contenere clausole di tacito rinnovo né prevedere una durata superiore all'anno - permane però l'ultrattività temporale della polizza per i 15 giorni successivi alla sua scadenza.
L'operatività della copertura assicurativa della polizza fino alle ore 24 del 15° giorno successivo alla scadenza, inizialmente cancellata, (come da nostro precedente comunicato in data 30 novembre 2012) viene quindi nuovamente confermata, eccezion fatta per i casi in cui è stato stipulato un nuovo contratto a copertura del medesimo rischio con la stessa o diversa Impresa.
Le Imprese di assicurazione, obbligate per legge a comunicare ai contraenti l'intervenuta abrogazione o inoperatività della clausola del tacito rinnovo, devono pertanto considerare risolto il contratto dalla sca denza annua in caso di mancato pagamento del premio, anche in assenza di preventiva disdetta.
La proroga/rinnovo del contratto si ha solo nel caso in cui l'assicurato abbia espressamente accettato la proposta avanzata dall'Impresa assicuratrice per la prosecuzione del contratto o abbia provveduto al pagamento del nuovo premio che viene quindi considerato manifestazione di volontà di accettare la prosecuzione del contratto di assicurazione.
Tutte le polizze stipulate antecedentemente all'entrata in vigore del predetto decreto dovranno essere adeguate alla nuove disposizioni di legge.

 

Manutenzione caldaie: nuove regole per i controlli

Con l'approvazione del nuovo Regolamento del Consiglio di Ministri del 15/2 (in attuazione del D.L.g.s. 195/2005 e della Direttiva Europea sul rendimento energetico in edilizia 2002/91/CE), finalmente anche l'Italia, riparando alla procedura d'infrazione per il “non completo recepimento”, si uniforma alle norme europee sulla cadenza dei controlli sull'efficienza energetica negli impianti termici. Viene introdotto, inoltre, il limite minimo per il fresco d'estate.
Un grande passo avanti nella promozione della cultura del risparmio energetico.
Tale normativa comporterà sicuramente una rivoluzione per le abitudini e le scadenze di milioni di famiglie in possesso caldaie autonome, nonché un risparmio certo per i bilanci delle famiglie, ferma restando la sicurezza degli impianti.
Con l'entrata in vigore del Regolamento approvato, la cadenza dei controlli sull'efficienza energetica (salvo prescrizioni diverse dell'installatore o manutentore ricavabili nel libretto d'uso della caldaia) sarà:
- Ogni 2 anni per gli impianti termici combustibile liquido o solido
- Ogni 4 anni per gli impianti a gas metano o GPL
Se la potenza termica della caldaia è maggiore o uguale a 100 Kw i tempi si dimezzano.

Di fatto, questo rappresenta un cambiamento radicale se si co nsidera che gli impianti inferiori a 100 Kw sono la grande maggioranza nell'anagrafe italiana delle caldaie.
Finora la normativa vigente (DPR 412/93, 59/2009, 192/2005 e 311/2006) prevedeva per le caldaie di potenza uguale o inferiore a 35 Kw, controlli:
• Annuali se il combustibile è liquido o solido.
• Biennali se l'impianto è a gas a focolare aperto (tipo B) all'interno dei locali o se la caldaia installata ha più di 8 anni.
• Quadriennale se l'impianto è a gas a tenuta stagna (tipo C).
Ora, invece, per tutti gli impianti a combustibile liquido o solido si passa da uno a due anni e per tutti gli impianti a gas si passa a quattro anni senza distinzione a seconda del tipo di caldaia o dell’anzianità della stessa (naturalmente per quelle inferiori o uguali a 100 Kw di potenza).
I cambiamenti nella tempistica della manutenzione sono legati all'evoluzione tecnologica delle pompe di calore, così come è avvenuto nel settore delle automobili, dove i tagliandi sono sempre più diluiti nel tempo.
Grazie a questa nuova tempistica si potranno risparmiare dai 60 agli 80 € annui a famiglia. E’ importante informare le famiglie: sono molte le omissioni informative o la scorretta informazione da parte degli operatori. Questi ultimi, spesso, continuano a sostenere, in ogni caso, l’obbligo del controllo e/o della manutenzione ogni anno e il controllo combustione (fumi) ogni due anni.

 

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